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Giardinaggio insieme

I progetti di AttivaMENTE

La missione dell’Associazione è quella di migliorare l’ESISTENZA degli anziani attraverso interventi che non riguardano L’ASSISTENZA, ma la loro vita attiva, che non si ferma in attesa dell’ultimo giorno, ma continua con impegno continuo.

I progetti che seguono vanno quindi in questa direzione.

Uomo in poltrona

01

“ESISTENZA”

Libro-ricerca sulle condizioni di esistenza dell’anziano

Pubblicato in marzo 2023

Questo libro-ricerca è uno strumento per mettere a nudo le condizioni di vita degli anziani nel nostro paese  e proporre soluzioni concrete per migliorarla.

Giunti al confine tra la vita attiva e la “quiescenza” emergono con forza una serie di problemi che solo vivendo questa fase si possono capire: trauma dalla repentina interruzione del lavoro, isolamento, solitudine, senso di inutilità. Capire vuol dire trovare soluzioni per migliorare l’esistenza degli anziani.

Papa Francesco, in un suo recente intervento ha affermato:
Le società sviluppate spendono molto per questa età della vita, ma non aiutano a interpretarla: offrono piani di assistenza, ma non di “esistenza”
La nostra associazione si è posta l’obiettivo specifico di proporre soluzioni per migliorare, appunto, l’ESISTENZA  e non l’assistenza, che è affidata a numerose organizzazioni gestite da esperti e dotate di strumenti e risorse specifiche.

 

“ESISTENZA” il libro pubblicato dall’editore Porto Seguro di Firenze, è il risultato delle esperienze e delle ricerche di 17 professionisti multidisciplinari, molti dei quali hanno nel proprio background esperienze nell’area degli anziani.

Leggi alcuni capitoli qui: ESISTENZA

Il libro è in vendita nella pagina “PER ASSOCIARSI” al prezzo di € 25 + € 2 di spese di spedizione, da solo e scontato abbinato all’iscrizione all’associazione.

Libro
Lavoro

02

IL LAVORO PER UN INVECCHIAMENTO ATTIVO

Rendere disponibili e mettere a frutto le proprie competenze professionali e umane

Pronto un metaprogetto


 

Guida di donna senior

Il  lavoro nel nostro paese è obiettivamente in una situazione abbastanza critica. Da qualsiasi parte si tira la coperta si risolvono problemi di una fascia d’età e si sacrificano opportunità per un’altra. 

  • I giovani: hanno grandi difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro, anche perché le condizioni che vengono loro proposte per il primo impiego sono sempre di basso profilo. Ragione per cui esistono ben 0,0 milioni di NEET, cioè NEET è l'acronimo inglese di Not in Education, Employement or Training. In altre parole, quando si parla di NEET ci si riferisce a quella fetta di giovani che non studiano, non frequentano corsi di formazione e non lavorano.

  • Le donne, che nel nostro paese sono inserite nel lavoro solo per il 52,6% contro il 67,7% dell'Europa. 
    Nonostante i progressi compiuti nelle economie occidentali, (Italia + 13,5% nel 2021) l’obiettivo di una cultura inclusiva e di una piena partecipazione economica e politica delle donne rimane ancora lontano. 

  • La classe 55/64 anni: corre il pericolo di espulsione prematura per gap di competenze, ( a oggi solo il 31% di questa fascia d'età risulta occupato) anche se sta recuperando: ultimo triennio+4,6%

  • Gli immigrati, per i quali non siamo giunti ancora a definire una politica d’integrazione

  • Gli anziani 65/74 c’è disponibilità a proseguire il lavoro, contrapposto ad un atteggiamento indifferente da parte della collettività che insiste sulla “quiescenza”! 

Diminuire l’età pensionabile, che è la domanda corrente e contemporaneamente facilitare la prosecuzione del lavoro oltre l’età pensionabile, sono purtroppo in contraddizione. 
Noi pensiamo che l’evoluzione più plausibile sarà l’innalzamento dell’età pensionabile e la definizione di “anziano“ oltre i 75 anni, com’è la tendenza all’estero (anche se con forti reazioni negative, come stiamo vedendo in Francia) 
 

Noi ci stiamo attivando per progettare e proporre soluzioni sostenibili di lavoro, adatte agli anziani e possibilmente alternative alle altre fasce d’età.

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Stato d’avanzamento del progetto: (12/2023)

 Si è costituito un gruppo di lavoro incaricato di formulare un progetto per un

“protocollo d’intesa nazionale”, propedeutico ad un decreto legge che ordini il lavoro

per gli over 65

l capitolo introduttivo della relazione del metaprogetto - prodotto recentemente -

e la sua copertina:

 

Il valore degli “over 65” per l’economia e per la società
Con l’incremento degli standard di salute e longevità del secolo scorso e di questo, e con l’epocale rovesciamento della piramide demografica che durerà per almeno trent’anni, la popolazione senior è doppiamente portatrice di sviluppo economico e sociale.

Da un lato perché una popolazione senior longeva alimenta la domanda di servizi per il buon vivere e per la cura (questo nei paesi occidentali vale grossomodo il 50% del PIL).

Dall’altro lato perché gli “over 65” di oggi, sostanzialmente in buona salute (in Italia circa 11 milioni, in aumento) hanno energia fisica e mentale che li rende portatori di capacità, potenzialità e motivazioni idonee a svolgere attività produttive nel mondo del lavoro e della socialità.

In altri termini, a fianco di un’economia già fiorente e in crescita nel mercato della domanda originata dalla numerosa popolazione anziana (la silver economy), c’è un’economia di mercato del lavoro forse meno fiorente ma in potenziale crescita, quella basata sulla disponibilità e sull’offerta di sull’energia vitale e sull’operosità degli “over 65” di questa epoca: energia operosa che ci piace qui battezzare senior energy e che può dare importanti contributi operativi nei mondi dell’economia e del welfare.

È sulla valorizzazione di tale energia che vogliamo approfondire i concetti che informano il nostro progetto.

     (continua a leggere!) 

Anziani In Attività.jpg
Alleanza
Un uomo anziano e un giovane in piedi con le braccia incrociate

03

TRAVASO DI CULTURA DIGITALE: UN’ALLEANZA CON LA GENERAZIONE “Z”

Aggiornamento alle nuove tecnologie, per attualizzare e arricchire la propria esperienza, renderne possibile la trasmissione e facilitare l’inclusione

Pronto il progetto sperimentale

L’obiettivo del progetto: digitalizzazione “di servizio” per over 65, un progetto di scambio intergenerazionale fra giovani e meno giovani volto a migliorare le competenze tecnologiche delle persone anziane, conoscenze divenute sempre più indispensabili nella vita di tutti i giorni. L'obiettivo è quello di superare ciò che viene chiamato “digital divide” ossia il divario digitale che tende ancora ad escludere un'ampia fascia di popolazione adulta, non tecnologica, dall’accesso ai servizi al cittadino.
E non ultimo, naturalmente alle opportunità di lavoro.
Verranno progettati e promossi corsi di aggiornamento in cui i giovani “nativi digitali” trasferiscono gli elementi essenziali per una transizione digitale sufficiente a non sentirsi esclusi dalla società attuale.

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Intergenerazione

04

RELAZIONE INTERGENERAZIONALE, PER FACILITARE IL DOPPIO TRAVASO DI CULTURA

Ti racconto la mia esperienza di lavoro: un’alleanza con la generazione “z”

Gli anziani imparano a usare il telefono

L’obiettivo del progetto: lo scambio intergenerazionale fra giovani e meno giovani volto a trasferire esperienze di lavoro di anziani: orientamento di giovani delle scuole medie inferiori per la scelta dell’indirizzo della scuola secondaria e a giovani delle scuole medie superiori per la scelta dell’università. Il progetto si realizzerà attraverso la mobilitazione di pensionati delle diverse tipologie di lavoro: operai specializzati, impiegati tecnici e contabili, dirigenti commerciali, export manager dirigenti di produzione, amministrativi, nonché delle principali professioni: medici, commercialisti, avvocati, architetti, designers, pubblicitari consulenti di management, che in brevi incontri in aula, raccontino la loro esperienza, mettendo in evidenza lati positivi e problematici di ciascun lavoro. L’Associazione AttivaMENTE si occuperà dell’organizzazione generale rappresentata da:

•    Progettazione degli incontri

•    Reperimento dei pensionati, fornendo loro le linee guida per lo schema narrativo da adottare, attraverso incontri di orientamento

•    Realizzazione di un libretto con i profili delle professioni coinvolte

•    Accordi con gli istituti scolatici

•    Supervisione e Feed back sui risultati del progetto

RSA
Persone che guardano ipad

05

RSA IN CONNESSIONE: UN PUNTO INTERNET PER L’ESISTENZA! 

La digitalizzazione: deve e può essere messa a disposizione anche degli anziani ospiti nelle RSA, che possano sfruttarne i vantaggi.


Accordo per una installazione sperimentale

Il progetto si propone di costituire, nelle residenze dove gli ospiti non siano tutti con disabilità gravi, una connessione con il mondo esterno che vada oltre la televisione - che è a “una via”  -  ma consentire una interazione con le relazioni esterne dell’ospite: la famiglia, ma anche gli amici, una connessione a “due vie”. Il progetto prevede all’installazione del punto internet,  e la formazione al suo uso, di un assistente interno della struttura e, se disponibili, anche ospiti con attitudini e motivazione verso la digitalizzazione. Il punto internet sarà costituito da:

•    Un computer revisionato, di concezione  recente

•    Un proiettore per consentire visioni collettive, con schermo

•    Una piccola stampante laser colori multifunzione

•    Un modem per il collegamento a internet

•    Un tavolo per la postazione con poltroncina

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Salute

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UN MODELLO DI MONITORAGGIO PERIODICO DELLO STATO DI SALUTE, PROGRAMMATO E RICONOSCIUTO DAL SSN

Un modello di prevenzione per gli over 65 

Medico e paziente

È indubbio che per garantire un invecchiamento attivo non si possa prescindere da attuare una rigorosa attività di controllo preventivo della salute, per mantenersi sani più a lungo in una fase della vita in cui c’è un rischio maggiore di incorrere in patologie croniche. La prevenzione è particolarmente necessaria a chi è sano, ma anche a chi è particolarmente fragile.   Il progetto si ripropone di studiare un modello standard semplificato di prevenzione, ottenendo il riconoscimento del Sistema Sanitario Nazionale, che dovrebbe essere possibile anche perché  i benefici della prevenzione e del monitoraggio dei soggetti anziani, oltre che a loro, saranno anche dello stesso Sistema Sanitario Nazionale per effetto della riduzione delle ospedalizzazioni e delle conseguenti terapie.

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