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Lilli Bacci

Libera professionista, giornalista freelance, art director e stylist per servizi fotografici, stand, negozi, mostre e  eventi, porta attenzione e sguardo antropologico all’interno del mondo della “casa”.

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La mia storia

Mi piace scrivere di case. Di come le case sono abitate. Fin da bambina la casa è stata un mondo che mi ha fatto ritrovare e un gioco che mi ha fatto bene. Affondavo le mie radici in un gioco meraviglioso inventato da me che ancora oggi mi piacerebbe fare: la casa dentro la scatola delle scarpe, con le stanze, le finestre, i suoi abitanti, l’auto. Questo gioco mi dava una sensazione di benessere incredibile. Pace, serenità, realizzazione di un desiderio, senso di condurre la propria vita e di quella delle persone che si amano  così come profondamente si vuole. Credo che si trattasse per me di un vero gioco terapeutico. 

Poi, dopo aver frequentato l'istituto d'arte -sezione arredamento- mi sono laureata in Antropologia Sociale con una ricerca sugli spazi abitati, che da sempre sono il centro del mio lavoro e del mio interesse. Prima di finire l’Università ho frequentato e mi sono diplomata anche come Educatrice Professionale, e questo mi ha portato a lavorare per il Comune di Firenze come socio-educatrice, sensibilità che mi ha portato a staccarmi da quel tipo di lavoro che era arrivato a coinvolgermi troppo, ma che posso dire nel contempo di non aver mai abbandonato. Libera professionista, lavoro perciò da anni come art director e stylist per servizi fotografici, stand, negozi e allestisco mostre ed eventi, portando attenzione e uno sguardo antropologico all’interno del mondo della “casa”. Collaboro come giornalista freelance con diverse riviste e siti di arredamento, design e lifestyle. La cosa più difficile -che é anche la più bella- è rispettare i modi e lo spazio che vedo e su cui scrivo: lasciare che si esprima l'armonia insita in ogni luogo e in ogni persona che lo abita. Per alcune importanti aziende come Flou, Kartell, Interflex, Ivv, Richard Ginori (hotelware) ho curato cataloghi in particolare nella organizzazione di set fotografici/location/prodotti da fotografare. Per certi di loro adesso è bello ritrovare quel senso dell’abitare che ha sempre contraddistinto il mio lavoro. Siccome sono sensibile ai temi ambientali e sociali, nel 2007 sono diventata socia BestUp - Bello Equo e Sostenibile, associazione no profit per la divulgazione di principi e pratiche della eco-efficienza,  dell’ecodesign e della sostenibilità attraverso il Circuito per la promozione dell’abitare sostenibile - fondata dalle amiche giornaliste Clara Mantica e Giuliana Zoppis - con iniziative editoriali, progetti formativi, fiere e mostre in particolare da me curate. Conseguentemente nel 2011 ho creato, con Roberta Bonaiti lo StudioApp e nel 2013 Vivamundi con Roberta Bonaiti e Roberto Scotti, che propongono allestimenti di grande effetto visivo ma con particolare attenzione a materiali, finiture, colori, dettagli tecnici ed estetici, layout e illuminazione a basso impatto ambientale: soluzioni  ecosostenibili per mostre, fiere, negozi ed eventi, dove modularità, leggerezza, trasportabilità, ciclo di produzione breve, facilità di montaggio/smontaggio sono garantiti dai pesi ridotti e dal design modulare. Dopo una dolorosa esperienza di ospedalizzazione di un familiare ho cercato di indirizzare le mie competenze verso i luoghi di cura ed elaborato il progetto “BeHome” che nel 2013, su incarico della Regione Toscana come Responsabile Scientifico, mi ha portato a organizzare il convegno “Abitare la Cura”, sulla umanizzazione degli spazi in ospedale. Il progetto è adesso adattato alle Residenze SocioSanitarie Assistite, essendo diventato, dopo la pandemia, l’ospedale luogo di passaggio in emergenza di cura. Dal 2015 al 2018 ho frequentato la Scuola triennale di scrittura autobiografica e biografica Mnemosyne della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari conferendo gli Attestati di Formazione in Cultore, Esperto e Consulente in Scrittura Autobiografica e sono Coordinatrice del Circolo dei Lettori. Questa esperienza fondamentale che ha reso consapevole il percorso di formazione e di capacità di scrittura mi ha portato a propormi come docente per i seminari formativi organizzati da Federmobili. Li ho fatti su: Visual Merchandising con particolare attenzione alla cura e all’accoglienza nel Punto Vendita attraverso l’allestimento; e su: I concetti di Casa e di Abitare in un approccio multidisciplinare, utile a chi lavora nel settore dell’arredamento. Nel 2018 ho fondato l’Associazione Aprire Le Stanze per realizzare il progetto dello spazio culturale Posto Unico a Fiesole, in Toscana, sul quale ho lavorato partecipando anche a bandi e a crowdfounding ma che poi per via della pandemia non ha potuto realizzarsi. Pubblicazioni: - Nel settembre 2011 è uscito un estratto del mio lavoro “Sentirsi a casa: un metodo antropologico nell’osservazione di spazi abitati.” all’interno del libro “Architetture del desiderio” a cura di Bianca Bottero, Anna Di Salvo e Ida Farè - Liguori Editore, Napoli. - Nel dicembre 2016 è stato pubblicato un mio racconto nel libro SmALLhome, Cinquesensi Editore - Nel 2019 ho creato “i libri affettivi delle case” piccoli libri fotografici interamente da me realizzati su commissione, che fotografano angoli inediti e amati della propria casa per conservarne il ricordo. Pagine social sulla casa Gestisco un sito e una pagina facebook e pinterest sullo stesso argomento che si chiama "Sentirsi a Casa" dove quello che mi piacerebbe è che fossero i lettori a postare gli angoli del mondo che li fanno sentire a casa e spiegassero perché. Infine, last but not least, dal 2002 pratico yoga e meditazione. È importante perché indubbiamente parte del processo di formazione.

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